Le tipologie di yoga sono tantissime e se ti senti in confusione di fronte a questi nomi sconosciuti, sappi che ti sono vicina!
In questo articolo proverò a fare chiarezza, sintetizzanto i poche righe almeno le basi per poter scegliere consapevolmente la disciplina a cui dedicarsi.
Se ti stai avvicinando per la prima volta al mondo dello yoga, è possibile che tu non sappia bene da che parte cominciare.
Il primissimo step per capire di cosa hai bisogno lo trovi in questo articolo, in cui ho spiegato quali sono secondo me le cose essenziali per iniziare con lo yoga.
Il secondo passo consiste nel decidere quale, tra tutte le diverse tipologie di yoga esistenti, è quella più adatta a te e che ti può interessare di più.
Benché lo Yoga sia essenzialmente un’unica disciplina, dal punto di vista pratico è possibile distinguere più di uno stile…
Per questa ragione ti voglio dare un consiglio: se dovesse capitarti di partecipare alla tua prima lezione di yoga e di uscirne insoddisfatta/o, non demordere!
Questo non significa per forza che lo yoga non faccia per te. Puoi provare a cambiare insegnante… O puoi provare a cambiare stile!
Indipendentemente dal tipo di persona che sei o dal fisico che hai, ne esiste uno che fa per te.
Per aiutarti nella scelta, in questo articolo farò una panoramica dei diversi stili di yoga, iniziando da quelli più conosciuti.
Indice dell'articolo
Hatha Yoga
Conosciuto anche come “Yoga della forza”, questo stile permette una profonda comprensione dell’esecuzione ed un’intensa consapevolezza del proprio corpo. Le posizioni nell’Hatha Yoga vengono eseguite lentamente e mantenute per diversi respiri.
In questa pratica il focus si pone su Asana e pranayama, due degli 8 passi dello yoga. L`Hatha Yoga rivitalizza il corpo, calma la mente e nutre l’anima.
Una pratica dolce e vigorosa allo stesso tempo, che determina giorno dopo giorno cambiamenti piccoli, ma sostanziali, nel tuo benessere.
Yoga Integrale
Questo stile di yoga ambisce a coinvolgere la persona nella sua totalità, unendo quindi l’aspetto più fisico alla ricerca del sé. Considera tutti gli 8 passi dello yoga, facendo interagire tra di loro le varie pratiche, ed ha come fine ultimo quello dell’evoluzione personale da tutti i punti di vista.
Lo yoga Integrale è spesso vittima di un malinteso: Integrale infatti può essere tradotto con Astanga o Ashtanga Yoga(aṣṭāṅga), una parola sanscrita che significa proprio “avente otto arti o componenti”.
Tieni a mente questa traduzione, perchè il malinteso ha origine proprio da qui e lo vedremo nel prossimo paragrafo.
Ashtanga Vinyasa Yoga
Come dicevo, Ashtanga yoga sta per yoga Integrale o yoga degli 8 passi, ma a partire dal 1948 K. Pattabhi Jois, un maestro diventato la colonna portante dello yoga moderno, ha introdotto e diffuso in Occidente l’Ashtanga Vinyasa Yoga, uno stile di yoga moderno, avente però lo stesso nome.
L’Ashtanga Vinyasa yoga è una pratica fisicamente impegnativa, in cui vi è una rapida transizione tra gli Asana ed in cui ogni posizione è propedeutica a quella successiva. Il sistema dell’Ashtanga yoga si basa su 6 serie di Asana di difficoltà crescente.
Rispetto alle altre tipologie di yoga, questa è molto rigorosa e segue specifiche sequenze di asana. È presente il principio del Vinyasa, che consiste nell’associare ogni movimento ad un atto respiratorio.
Dunque, non cadere in confusione quando si parla di Ashtanga e ricorda:
Ashtanga Yoga = Yoga Integrale, degli 8 passi
Ashtanga Vinyasa Yoga = Yoga di K.Pattabhi Jois, che si struttura in 6 serie.
Vinyasa Yoga
Si tratta di uno stile molto dinamico in cui anziché eseguire una serie di posizioni una dopo l’altra, si eseguono movimenti fluidi, continuativi ed armoniosi, sempre abbinati alla la respirazione.
Il Vinyasa yoga, in virtù della sua peculiare fluidità e vitalità, è noto anche come Yoga Vinyasa Flow o Yoga Dynamic.
Questo stile non prevede l’esecuzione di serie o sequenze prefissate e le lezioni, perciò, risultano variegate e stimolanti, ideali per fornire all’organismo sollecitazioni sfaccettate ed esplorare tutte le asana che lo Yoga offre nelle sue diverse correnti.
La pratica regolare del Vinyasa consente di sviluppare appieno le capacità fisiche, riscoprendo le potenzialità sopite del corpo umano.
Iyengar Yoga
Il nome di questa pratica riprende quello del suo ideatore, B.K.S. Iyengar.
È uno stile conosciuto soprattutto per la sua precisione negli allineamenti e per l’uso di sostegni (accessori) come mattoncini, cinture o sedie per semplificare o approfondire le posizioni.
Può essere praticato da tutti ed ad ogni età; è adatto a chi vuole avvicinarsi allo Yoga, ma anche a coloro che desiderano studiarlo ed approfondirlo in modo serio e professionale.
“Lo yoga è un’arte, una scienza e una filosofia. Tratta della vita dell’uomo a tutti i livelli: fisico, mentale, spirituale. È un metodo pratico per dare alla propria vita un significato e renderla utile e nobile. Esso permette all’uomo, nella sua interezza, di entrare in armonia con la propria essenza, di diventare il consapevole veggente della propria interiorità.”
B.K.S. Iyengar
Raja Yoga
Questo termine significa letteralmente “Yoga Reale”, quello che si concentra sull’energia mentale, sulla consapevolezza e sulla realizzazione di sé.
Tra le varie tipologie di yoga, è quello che più si rifà agli insegnamenti degli Yoga Sutra di Patanjali. Proprio come nel testo, nel Raja Yoga non si parla quasi per niente della pratica fisica: si pratica soprattutto la meditazione.
Lo scopo dello Raja yoga è il raggiungimento di uno stato di totale beatitudine, dove corpo, mente e spirito possono dirsi uniti, tant’è che viene definito anche come lo yoga dell’unione.
Per esempio vivere mostrando gratitudine per ciò che si ha, e non continuando a desiderare ciò che non si ha, è un passo importante verso la consapevolezza e verso una certa predisposizione volta a raggiungere l’unione di corpo, mente e spirito.
Yin Yoga
Yin Yoga è un nuovo stile in cui alcune posizioni yoga passive vengono mantenute per un periodo di tempo più lungo (3-10 minuti).
Contrariamente alla credenza che lo Yin Yoga provenga dalla Cina, questo concetto è tratto dall’antica pratica dell’Hatha Yoga classico (è importante sapere che in origine l’Hatha Yoga era praticato da monaci, che praticavano lo yoga come una pratica austera).
Nello Yin Yoga l’uso dei muscoli è ridotto al minimo, sono delicatamente impegnati per mantenere la postura senza alcuno sforzo aggiuntivo. Poiché le pose devono essere mantenute per una durata più lunga, è incoraggiato l’uso di oggetti come cuscini, cinte, ecc…
Nello Yin Yoga, l’enfasi è sulla respirazione rilassata della pancia. Respiri lunghi, lenti e profondi sono vitali per lasciare che il corpo si rilassi e rimanga in posa per periodi più lunghi.
Il concetto di yin e yang è simile ai concetti di Ida (luna) e Pingala (sole) della tradizione Hatha Yoga.
Yin Yang è menzionato nella medicina tradizionale cinese e Ida Pingala è menzionato nello yoga e nell’Ayurveda.
Questi sono principi antichi che descrivono le due forze opposte in natura che sono presenti in ogni cosa.
Consigli importanti
Qualunque sia lo stile di yoga che scegli di praticare ed approfondire, è molto importante non saltare mai la fase del rilassamento finale.
Inoltre è bene tenere conto del fatto che una pratica breve, ma costante è meglio di una pratica lunga ogni tanto.
Se dopo i primi tentativi non ti trovi bene, non pensare subito che lo yoga non faccia per te, ma piuttosto prova a cambiare stile o insegnante!
Il feeling è molto importante, fidati di te stessa/o!
E tu quale stile di yoga trovi più interessante?
Mi piacerebbe sapere la tua opinione, cercami sui social!