Questo articolo sarà un pochino diverso dal solito, perché andremo ad osservare lo yoga dal punto di vista delle abitudini e della routine: Cerchiamo di capire quali sono i metodi più efficaci per rendere lo yoga parte integrante della tua giornata.
Indice dell'articolo
Perdere l’equilibrio
Sicuramente ti saranno capitati dei dei periodi in cui ti è sembrato impossibile riuscire a rispettare le tue buone abitudini… delle giornate in cui, anche se sai che ti fanno sentire bene, hai difficoltà a mantenerle.
Ovviamente non sto parlando solo dello yoga, ma anche magari dell’abitudine a mangiare bene, a bere abbastanza, a svegliarsi presto…. Parlo di tutte quelle piccole azioni che ti fanno sentire bene, però che in qualche occasione hai difficoltà a mantenere.
Personalmente, oni volta in cui vivo questa situazione, ciò che mi aiuta a tirarmene fuori è ristabilire dei punti fermi nella mia giornata: tra questi sicuramente lo yoga è la mia priorità.
Conosci il principio del 20/80?
È stato ideato da Pareto (un economista ed ingegnere italiano) a fine ‘800 e si può applicare a qualsiasi situazione.
Il principio è molto semplice ed afferma che l’80% dei risultati è ottenuto dal 20% delle azioni che compiamo.
Per esempio:
Nell’80% del tempo indossiamo solo il 20% di tutti i vestiti che abbiamo nell’armadio.
Ti suona familiare?
Quindi, gran parte dell’effetto è dovuta ad un numero ristretto di azioni.
Il mio primo obiettivo è focalizzare l’attenzione sul 20% di piccole azioni che mi permetterà di ottenere l’80% dei risultati.
Prova a selezionare, fra tutto ciò che ti frulla nella testa e che ti sembra importante, quel 20% che davvero fa la differenza per te.
Da che parte iniziare?
Canalizza le tue energie sulle cose che contano e agisci!
3 consigli… ti dico la mia
Tenendo sempre a mente questo importantissimo principio di pareto prova a darti tre consigli che per me sono essenziali per fare la differenza e per far sì che riesca ad inserire veramente un’ abitudine all’interno della mia routine.
1: Crea dei Micro Obiettivi
Suddividi i tuoi obiettivi in task più piccoli, in piccole azioni.
Durante il mese di maggio ho provato a fare una challenge, una piccola sfida in cui mi ponevo come obiettivo quello di bere due litri d’acqua al giorno. Una cosa che per me abbastanza difficile!
Per avere la sensazione che l’obiettivo fosse realizzabile ho deciso di scomporlo… in bicchieri da bere durante la giornata!
Per non scoraggiarmi e ridurre numericamente i bicchieri da bere, ho utilizzato una strategia…
Alla modica cifra di 1 Euro ho comprato da Ikea dei bicchieri da cocktail, più grandi rispetto a quelli solitamente utilizzati in cucina, così mi bastano poco più di 5 bicchieri d’acqua durante il giorno per raggiungere il mio obiettivo.
1 Bicchiere appena sveglia
1 Bicchiere dopo aver fatto yoga
2 Bicchieri a pranzo
1 a merenda
1 a cena
Più semplice del previsto!
Avevo già immaginato che sul mio Habit Traker la linea dei 2 litri al giorno sarebbe rimasta vuota.
Indovinate?
Non è andata proprio così.
La mia strategia ha funzionato! Sono riuscita addirittura a superare il mio obiettivo giornaliero.
2: Rendi i task Evidenti
Le tue azioni tendono ad innescarsi automaticamente (inconsciamente) attivate da segnali che riceviamo dall’ambiente esterno.
Vuol dire che è difficile gestire razionalmente un’abitudine e l’unica cosa che possiamo fare è rendere visibili questi segnali attivatori nell’ambiente intorno a noi.
Se ad esempio vuoi andare a correre ogni mattina, mettere le scarpe da ginnastica e la tuta ben visibili al risveglio, é un ottimo segnale che agevola l’esecuzione della routine.
- Togliere i biscotti dal tavolo e sostituirli con della bella frutta fresca
- Mettere il telecomando in un cassetto e sostituirlo con un libro al suo posto…
Sono tutte modifiche all’ambiente intorno a noi che agevolano le buone abitudini.
…ma per approfondire il perché di questo meccanismo dobbiamo tenere in considerazione come è strutturato il ciclo delle abitudini: ogni routine scatta con uno stimolo e termina con una ricompensa.
Stimolo
Lo stimolo è il meccanismo che fa scattare l’azione nel nostro cervello.
Se per esempio l’obiettivo fosse uscire a correre al mattino, avere le scarpe da ginnastica pronte proprio appena scendiamo dal letto può essere uno stimolo efficace!
Nel caso dello yoga l’idea potrebbe essere quella di posizionare il tappetino già dalla sera prima in modo che quando ti svegli la prima cosa che vedi davanti a te è il tappetino pronto per la pratica.
In questo modo non abbiamo ostacoli che ci impediscono di raggiungere l’obiettivo.
Azione
Parlando di yoga se il nostro obiettivo è fare una pratica mattutina ti può essere utile scegliere pratiche abbastanza brevi, da 10 15 minuti, in modo che mentalmente l’ostacolo che rappresentano viene minimizzato.
Ricompensa
Lo stimolo è prepararsi la sera prima, la routine è fare yoga – magari una lezione breve da 10 15 minuti – per la ricompensa nel caso dello yoga siamo fortunati, perché il benessere che percepiamo dopo la pratica è di per sé la ricompensa.
La sensazione di serenità, di leggerezza che si percepisce al termine della pratica di per sé è già il tuo premi.
Sai come si chiama il processo secondo cui il nostro cervello traduce una sequenza di azioni in una routine automatica?
Se la risposta è no non ti preoccupare, io l’ho appena scoperto!
È chiamato chunking ed ha a che fare con il 3° punto del mio metodo per rendere un’azione una buona abitudine.
Ricordi le tue prime lezioni di scuola guida?
A me sembrava una cosa difficilissima, bisognava prestare attenzione a così tanti aspetti che mi ero preparata una lista di azioni da ripetere salendo in macchina😅:
- apri la portiera,
- regola il sedile e gli specchietti,
- metti la cinta,
- togli il freno a mano,
- accendi l’auto e schiaccia la frizione,
- ingrana la marcia ecc…
Ora, dopo anni, è un’operazione unitaria ed automatica e mi fa sorridere l’idea che a prima avessi un elenco da rispettare prima di partire.
Questo accade perchè il nostro cervello è alla costante ricerca di modi nuovi ed efficienti per risparmiare energia ed ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Le abitudini permettono di ridurre gli sforzi mentali, quindi sfruttiamo questo meccanismo a nostro vantaggio!
Per rendere un’azione una buona abitudine prova ad associarla ad una esistente ed eseguila prima o dopo di questa.
Ad esempio inseriscila dopo la colazione, prima di lavarti i denti, dopo il caffè, etc…
Quindi…
Queste tre accortezze sono secondo me le più importanti per acquisire una nuova abitudine in modo efficace, ma a questo punto arriva la vera domanda di questo articolo e cioè
Perchè inserire lo yoga nella tua routine?
Sono sicura che anche a te saranno capitati dei periodi un po’ frenetici di cui mi hanno risentito proprio le buone abitudini… Qelle azioni che ti fanno stare bene, ma che fai fatica a rispettare!
La buona notizia è che per ritrovare la strada a basta fermarsi…
e fare yoga è come tornare a casa.
Tornare a casa significa tornare al tuo corpo, al tuo respiro, al contatto con le tue sensazioni… questa è la tua vera casa.
Spero che i miei consigli ti siano stati utili per iniziare!
Ciao💜